Miscellanea

Gli spazi polivalenti

{CAPTION}

 

Quando si parla di spazi polivalenti si fa riferimento ad una serie di realtà diverse, ma assimilabili dal punto di vista dei molteplici usi che si possono fare di un unico spazio o struttura.

A Roma esistono intanto una serie di spazi culturali polivalenti gestiti dal Comune. Si tratta di Sale, plessi museali e Cinema in cui anche associazioni private possono, con la concessione da parte del Comune, organizzare eventi culturali quali mostre, installazioni artistiche, concerti, dibattiti. Si pensi al Teatro di Villa Torlonia, alla casa della Memoria, al Nuovo Cinema Aquila o alla Sala Santa Rita.

Al di là degli spazi gestiti pubblicamente dall’Amministrazione comunale esiste poi una nuova realtà che riguarda le attività professionali: il coworking. Si tratta, sostanzialmente, della condivisione dei luoghi di lavoro da parte di professionisti, freelance o aziende diverse: il luogo fisico di lavoro è unico ma le persone che vi operano non appartengono alla stessa organizzazione. Questi spazi innovativi offrono postazioni di lavoro, connessione a internet, sale riunioni ma spesso anche ambienti come cucina, bar, sale lettura in cui è possibile socializzare durante la giornata lavorativa.

Ma, abbandonando il discorso delle attività professionali, si assiste ad un’evoluzione verso la poliedricità e polivalenza anche da parte di locali che perdono la connotazione unitaria di ristorante, club, discoteca o sala per ricevimenti e catering, per assumere tutte queste funzioni e sfaccettature. Ci sono poi una serie di realtà, spesso derivanti dal recupero di vecchi edifici o fabbriche, in cui gli ampi spazi dalle architetture moderne e/o in stile industriale possono essere allestiti per vari eventi, anche molto diversi tra loro, come workshop, seminari e corsi ma anche aperitivi, feste, sfilate di moda, performance teatrali, concerti, mostre d’arte e esposizioni fotografiche.

Se per esempio il Room 26 Roma è una discoteca dallo stampo abbastanza classico, il Palazzo Velli invece rientra in questa ottica di poliedricità. Questo spazio da poco riportato allo splendore nel cuore di Trastevere, ospita spesso mostre e vernissage che culminano in feste con tanto di dj set molto gettonate. Il principio del riuso e dell’utilizzo di un luogo per più scopi è perfettamente centrato. Lo stesso discorso può valere per le case private. Se una persona ha la fortuna nella capitale di avere un bella casa o villa può essere questa un perfetto set cinematografico,  uno studio di moda ma anche un b&b o affittacamere. Se la struttura è d’epoca e spaziosa infine si può , perchè no, affittarla anche per banchetti e cerimonie.