Il design funebre
Al giorno d’oggi il desiderio di essere unici e originali in ogni circostanza è davvero diffuso, raramente si accetta di essere uno dei tanti.
Si tratta del desiderio del ventunesimo secolo, un desiderio che è nato con la massificazione e che tutti, almeno in parte, tentiamo di soddisfare nel corso della nostra vita nei modi più disparati.
Tuttavia oggi non è possibile essere diversi solo durante la propria vita ma è possibile esserlo anche il giorno della propria morte ed è proprio per questo che molte persone pensano a quel giorno e al modo migliore per apparire unici, come in vita.
L’avanguardia in campo funebre
‘’The last ride’’ è il progetto di design portato avanti da Hamid Bekradi che ha reinterpretato il carro funebre in maniera del tutto nuova.
Il modo migliore per andare avanti è spesso recuperare le vecchie tradizioni ed è proprio questo ciò che egli ha fatto. Secondo la mitologia celtica, la morte viene annunciata da Dullahan, un folletto che tiene in braccio la propria testa e che conduce una carrozza nera trainata da un cavallo nero.
Naturalmente, detto ciò, tutti saranno inorriditi dall’immagine e nonostante l’immaginario legato alla morte possieda tratti meno spaventosi non credo si possa affermare con certezza che anche gli elementi più classici contengano in sé un po’ di cupezza.
L’interesse del designer per i carri funebri è sicuramente non convenzionale, in molti luoghi, soprattutto in Italia, quando ne passa uno tutti cercano di fuggire da quella visione volgendo lo sguardo altrove; ma per Bekradi i carri possiedono un’eleganza intrinseca tutta da scoprire.
La nuova struttura
Per il nuovo progetto, il designer ha ridotto al minimo la pesante intelaiatura in legno che rendeva il carro ingombrante già alla vista, fino ad ottenere nient’altro che una grande ruota trainata da un singolo cavallo, all’interno la ruota è foderata in pelle bianca ed è lì che viene posizionato il feretro.
La ruota è di tipo hubless, sprovvista di raggi, in maniera tale che dia l’illusione di scivolare sulla strada, conferendo leggerezza al movimento.
Come l’ideatore del progetto ha dichiarato in un’intervista, l’idea nasce dal fatto che spesso i veicoli utilizzati durante i funerali sono privi di eleganza e piuttosto anonimi, la sua ruota, al contrario, richiama il ciclo naturale di cui la morte è parte, conferendo al tutto un’ eleganza prima assente.
Naturalmente nessuno di noi ha mai visto niente del genere, si tratta infatti di un progetto misconosciuto ma niente ci vieta di avere un funerale diverso dal solito e per farlo clicca qui.